Il bubbo cine

Ohne dich ist alles doof

Yes, they did

4 commenti

Evidando di cadere nella solita trita polemica del “guarda gli americani come sono avanti, e noi da 15 anni abbiamo sempre i soliti politici che ci rubano i soldi” (cosa peraltro vera), linko l’acceptance speech di Obama, di ieri a Chicago.
Poi appena lo trovo su Youtube lo posto anche.

Vi invito ad ascoltarlo, a piangere di gioia con gli americani, ad ammirare il carisma di quest’uomo, a sperare che il mondo riuscirà a rialzarsi dalla merda in cui sta affondando, e si, anche un po’ a vergognarvi e sentirvi piccoli piccoli per come noi italiani siamo indietro miliardi, miriadi, triliardi di anni luce.
E ringraziatemi che non ho voglia di cercare un qualsiasi discorso di quel cretino che è al governo per fare il confronto.

Comunque, vogliate perdonarmi se per deformazione non ancora professionale, ho notato soprattutto il fatto che Obama, un uomo nero, americano, di Chicago, parla un inglese che dovrebbe essere insegnato in tutte le scuole. Mi ha lasciato senza parole.

L’unico neo, qualcuno aiuti la neo first lady con i suoi abiti, l’ho vista in più di un’occasione accostare die colori da brivido, ma sono convinta che si può fare.

Obama acceptance speech – 04.11.2008- Chicago

L’unica cosa che mi mancherà: i “great moments in a president’s speech” al David Letterman Show.

4 thoughts on “Yes, they did

  1. È pur sempre un uomo nero cresciuto in un buon ambiente e laureato ad Harvard. Come minimo deve parlare benissimo!

    Ritorno a sgobbare!

  2. Si per carità, è vero anche questo..
    Ma non è scontato..
    Comunque, ubriachiamoci di Obama per qualche giorno, poi vedremo come andrà anche lui..

  3. > L’unica cosa che mi mancherà: i “great moments in a president’s speech” al David Letterman Show

    A me credo che mancherà di più la sempre bella presenza della bambolina Palin! Sicuramente meglio del blocco in diretta di Andreotti

    :-0

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